UN BOY ESIBIZIONISTA – prima parte – Ravenna - Pescara Trasgressiva

UN BOY ESIBIZIONISTA – prima parte – Ravenna - Pescara Trasgressiva

Sono un boy, faccio anche lo spogliarellista e sono moooolto narcisista. Amo guardarmi nudo allo specchio in tutte le posizioni. Davanti, dietro, di profilo. Mi masturbo per ore davanti allo specchio.
Un giorno mi sono fotografato in diverse posture e ho deciso di fare degli ingrandimenti. Ho scelto un negozio molto distante da casa mia, in cui c'era una ragazza bruttina e innocua. Le ho dato una chiavetta USB con le foto digitali, e mi ha detto di tornare dopo tre ore.
Quando sono andato a ritirare gli ingrandimenti, mi ha riconosciuto e me li ha subito portati. Ha preso le immagini, le ha aperte davanti a me, le ha osservate attentamente, e mi ha chiesto se ero soddisfatto. Con imbarazzo, ho risposto di sì e mi sono affrettato a pagare e uscire dal negozio.
A casa, mi sono guardato e riguardato le foto. Mi piaceva l'idea di avere un book di mie pose nudo e mi eccitava il fatto che qualcuno potesse vederle.
Qualche giorno dopo, ho scattato nuove immagini, stavolta più estreme, erotiche, del mio cazzo e del mio culo, ma senza inquadrare la faccia. Ho portato ancora la chiavetta alla ragazza del negozio, che mi ha detto di ritirarle più velocemente dell'altra volta, entro un'ora. 
Ho fatto un giro in centro e sono tornato in meno di 50 minuti. Al bancone c'era una donna anziana piuttosto grassa, mi ha chiesto la ricevuta che mi aveva dato la ragazza giovane e mi ha chiesto di aspettare un po'. E' andata nel retro e l'ho sentita urlare con qualcuno. Subito dopo, è rientrata la ragazza bruttina, mi ha sorriso e m'ha chiesto di aspettare ancora 5 minuti.
Dopo altri 10 interminabili minuti di attesa, finalmente è arrivata con gli ingrandimenti e li ha stesi sul bancone per contarli. Ogni foto ritraeva pene e culo in diverse posizioni, con gli slip, senza, davanti, dietro, di profilo. Le contava lentamente, osservandole con malizia. Si è fermata a 34. Ho notato che nella sua mano aveva altre immagini, ma si è giustificata dicendo che erano doppioni, che dovevo pagarne solo 34, e le ha comunque infilate nella busta.
Le ho dato i soldi e, non so perchè, le ho stretto la mano per ringraziarla. Quando ci siamo toccati, pelle a pelle, è scattato qualcosa. Un brivido, un'emozione. Io ero super-imbarazzato e a lei tremava la voce.

CONTINUA

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